lunedì 6 luglio 2015
La Grande Barriera Corallina a dorso di tartaruga
Nel video possiamo vederla mentre si immerge in acqua, incrocia un'altra tartaruga marina sulla destra, sorvola i coralli e i loro "inquilini", riemerge per respirare e - infine - abbandona la videocamera alla mercé di alcuni pesci incuriositi.Il filmato è stato girato per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza di questo ecosistema in giorni cruciali per la sua sorte futura. La Grande Barriera Corallina, che si estende per oltre 2300 km al largo della costa del Queensland (Australia) è sempre più minacciata da inquinamento e cambiamenti climatici, nonché da alcune pratiche come il dragaggio dei fondali marini, la rimozione di sedimenti dalle profondità oceaniche a scopo industriale.
domenica 5 luglio 2015
La Principessa degli ALTAI - La Maledizione della Mummia
Per circa 2500 anni il suo destino è rimasto oscuro. Poi un gruppo di
archeologi Russi si imbatté in un sarcofago di epoca scizia sull'altopiano
di Ukok. Trovarono una tomba in ottimo stato di conservazione con
all'interno adagiata sul fianco destro, le gambe raccolte, la mummia
della principessa somigliante ad una vecchia donna addormentata.
Non aveva subito alcun processo di mummificazione da parte degli
Altai, provenienti dalla Siberia meridionale al confine con la Mongolia
e la Cina.
La principessa era una bellissima donna, giovane e raffinata. Sulle
braccia aveva dei tatuaggi che rappresentavano un cervo ed un muflone
mentre sul ventre la figura di un giaguaro. I suoi tratti europei, gli occhi
chiari. Il giorno della sua morte fu vestita con una camicia di seta,
una morbida gonna di lana e sopra una regale pelliccia.
Secondo tradizione Altai, le fu calata una parrucca affinché con il suo fascino affrontasse meglio gli spiriti. Era lei. Una Principessa. La Principessa degli Altai.
Con lei nella fossa, deposta in un tronco di legno di larice scavato e stabilizzato con chiodi di bronzo furono posti 6 cavalli con finimenti preziosi e selle. L'avrebbero così condotta più rapidamente fino agli Dei, attraverso i cieli.
Gli archeologi, guidati da Natalia Polosmak, la trafugarono alla sua antica terra di origine e caricarono in elicottero il sarcofago. La destinazione: Museo di Scienze naturali presso la piccola città di Novosibirsk lungo la linea Transiberiana. La mummia fu analizzata, analisi ed esami sul DNA, le vennero prelevati anche dei tessuti, il tutto meticolosamente effettuato in una cella con una temperatura costante di 18 gradi. Il mondo era attratto da questa misteriosa mummia e dalla sua eterna giovinezza. La scoperta risulto' eccezionale e clamorosa. Ma di li a poche ore iniziò una (casuale?) terribile vendetta. L'elicottero che la trasportava fu colpito da un guasto ed atterrò con il motore rotto. I giornali locali scrissero dell'incidente che all'impatto con il suolo nessuno si era salvato, mentre solo la Principessa era rimasta "illesa". Stregoni e sciamani amplificarono questa venerazione alla mummia con riti magici, tamburi ritmici, sgozzamenti di agnelli e ipnosi collettive. La maledizione della Principessa era in atto, secondo loro nessuno avrebbe dovuto toccare le sacre reliquie della principessa perché la rabbia del cielo e della terra si sarebbe imbattuta implacabile sugli uomini.
Gli archeologi, guidati da Natalia Polosmak, la trafugarono alla sua antica terra di origine e caricarono in elicottero il sarcofago. La destinazione: Museo di Scienze naturali presso la piccola città di Novosibirsk lungo la linea Transiberiana. La mummia fu analizzata, analisi ed esami sul DNA, le vennero prelevati anche dei tessuti, il tutto meticolosamente effettuato in una cella con una temperatura costante di 18 gradi. Il mondo era attratto da questa misteriosa mummia e dalla sua eterna giovinezza. La scoperta risulto' eccezionale e clamorosa. Ma di li a poche ore iniziò una (casuale?) terribile vendetta. L'elicottero che la trasportava fu colpito da un guasto ed atterrò con il motore rotto. I giornali locali scrissero dell'incidente che all'impatto con il suolo nessuno si era salvato, mentre solo la Principessa era rimasta "illesa". Stregoni e sciamani amplificarono questa venerazione alla mummia con riti magici, tamburi ritmici, sgozzamenti di agnelli e ipnosi collettive. La maledizione della Principessa era in atto, secondo loro nessuno avrebbe dovuto toccare le sacre reliquie della principessa perché la rabbia del cielo e della terra si sarebbe imbattuta implacabile sugli uomini.
Non sappiamo in realtà quanto in tutto questo giocasse un ruolo primario la suggestione o una natura veramente divinizzata. Ma da allora la tranquilla regione di montagna pare essere davvero colpita da strani eventi, attribuiti a questa maledizione. Due scosse di terremoto al giorno, cascate di acqua che sgorgano dal nulla e frane. Siccità e carestie. Centinaia di persone senza casa che consumano un bestiame prima che muoia di fame e una epidemia di suicidi. La popolazione distrutta e martoriata chiede al governo la restituzione delle sacre reliquie alla patria di origine. Ma davanti al silenzio di quest'ultimo comincia una rivolta popolare nei paesi di Beltir e Oroktoi. Gli sciamani invitano alla restituzione della mummia perché solo tornando nel ghiaccio di Ukok, avrebbero ritrovato la pace e la ricchezza. Inoltre invocano il parere degli spiriti sul destino della Principessa degli Altai che a tutto oggi ci risulta essere ancora presente in un mausoleo. Con un procedimento costato 15 milioni di rubli la mummia è stata conservata con lo stesso sistema usato per il corpo di Stalin. L'esame del DNA, ha stabilito che la giovane donna non ha geni dell'est asiatico bensì europeidi o turchi. Mentre la sua ricostruzione digitalizzata del viso ne ha confermato i lineamenti occidentali. Gli sciamani ancora profetizzano un'epidemia misteriosa per gli archeologi che l'hanno ritrovata ed invocano gli spiriti sulla destinazione che si dovrà stabilire per la bellissima Principessa.
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mercoledì 8 agosto 2012
80' mania la canzone della settimana - Take on Me - a-ha ^_*
Take on Me è una canzone della band norvegese a-ha, registrata nell'omonimo singolo pubblicato, la primissima volta, nel 1984, ma di cui è più nota la versione rimasterizzata e commercializzata a cavallo tra il 1985 e il 1986. Il brano è inserito nell'album Hunting High and Low, uscito nel 1985.Il singolo ebbe un successo strepitoso, diventando una delle canzoni più popolari del 1986 e per giunta distintivo di un'epoca come gli anni ottanta.
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sabato 4 agosto 2012
FESTIVAL di SanRemo : La Storia - I° Edizione 1951
Il Festival della Canzone Italiana di Sanremo (chiamato anche Festival di Sanremo o Sanremo) è una manifestazione canora che ha luogo ogni anno a Sanremo, in Italia. La prima edizione si è svolta nel 1951 e attualmente rappresenta uno dei maggiori eventi mediatici italiani, trasmesso in diretta sia dalla televisione che dalla radio
STORIA
Nel 1948 fu organizzato a La Capannina, storico locale versiliese, il primo Festival Canoro Nazionale. L'iniziativa fu replicata anche l'anno seguente, ma nel 1950 fu cancellata per questioni economiche. In quello stesso anno Angelo Nicola Amato, direttore delle manifestazioni e delle pubbliche relazioni del Casinò di Sanremo, insieme ad Angelo Nizza, protagonista della famosa serie radiofonica I quattro moschettieri, ebbero l'idea di organizzare il primo festival della canzone italiana Angelo Nicola Amato si recò a Milano per proporre l'idea alle case discografiche, Angelo Nizza si recò a Torino per proporlo alla EIAR. L'idea fu accettata, ma mancava un regolamento. Se ne interessò Pier Bussetti, del Casinò di Sanremo, che insieme a Giulio Razzi, mise a punto il regolamento del concorso che si tenne per la prima volta a Sanremo nel 1951. Nacque così il Festival della Canzone Italiana di Sanremo. La manifestazione si è svolta nel teatro del Casinò fino al 1976, e, dall'anno successivo, nel teatro Ariston; solamente nel 1990 si tenne in un'altra sede (nel nuovo Mercato dei Fiori situato nella valle Armea, in frazione Bussana), in occasione della 40ª edizione, per la maggiore capienza dei locali.
Alcune fonti hanno rintracciato nel 1931 un'analoga iniziativa del comune rivierasco legata a canzoni napoletane, manifestazione che può esser considerata come prodromica al Festival, il cui sviluppo fu ritardato a causa della difficile situazione politica che vivevano l'Italia e l'Europa intera.
Nella prima edizione del Festival di Sanremo soltanto tre interpreti si avvicendarono a cantare le canzoni in gara. Il numero di cantanti si accrebbe nella seconda edizione, e, dalla terza edizione in avanti, ciascuna delle canzoni in gara era eseguita con duplice interprete, duplice direzione orchestrale e duplice disco (con rarissime eccezioni): questa formula, con esclusione del 1956, è perdurata fino all'edizione del 1971. Dal 1972 invece ciascun artista può concorrere soltanto con una canzone. Tra le edizioni del 1981 e del 1984 alcune canzoni sono state presentate in lingua inglese, e una in francese, anche se erano sempre italiani i loro autori. Alcuni artisti esteri, in gara nelle edizioni degli anni sessanta, hanno proposto versioni in cui d'italiano c'era solamente il titolo della canzone.
Le prime edizioni del Festival, da quella del 1951 a quella del 1954, erano trasmesse esclusivamente per radio dal Casinò di Sanremo; successivamente la manifestazione divenne principalmente un evento televisivo, trasmesso in Eurovisione da Raiuno. Nel corso degli anni ottanta tutte le canzoni che gareggiarono al Festival sono state proposte senza l'ausilio dell'orchestra, cioè dal vivo su base musicale preregistrata o interamente in playback.
1° Festival Di San Remo 1951
Era l'anno 1950, all'epoca la canzone Italiana, era snobbata, e poco capita, dalla maggioranza del popolo, che parlava solo il dialetto, e non capiva alcuni testi neologistici, e fuori tempo, contenuti appunto in alcuni brani. La canzone Italiana, era però la preferita, (primeggiava) anche se per qualche tempo gli Italiani, si rivolsero a generi musicali di altre nazioni. Erano gli anni delle canzoni Francesi, il trionfo mondiale di Edith Piaf con "La vie en rose" divenne la beniamina, anche di quegli ascoltatori, raffinati e colti, ai quali tutto non si riduceva nell'apprendere, una strofa, o in un ritornello. I ritmi latino-americani, ebbero nel nostro paese una grande notorietà, ricordiamo "Besame Mucho" di Velasques, Fecchi e Nati.
Le canzoni incalzavano notoriamente, mentre nuovi tipi di danza stravaganti ed esotici, tipo la "Rumba" la "Samba" erano in voga, "arginarono" per poco, ma non ci riuscirono, a mettere da parte la canzone melodica Italiana. Era il periodo della concupiscente, prorompente, Rita Hayworth, con la sua "Amado mio" nel film dove interpretò Gilda.
Quando nacque l'idea del festival della canzone Italiana, la città di Sanremo, era ancora mal ridotta, con tanti problemi da affrontare e risolvere. il Teatro comunale era andato distrutto dai bombardamenti, la guerra era finita da poco, però c'era la volontà di uscire dall'impedimento guerresco, era intenzionata di riprendersi il suo ruolo principale, nel campo turistico e floricolo.
In quegli anni esisteva solo la radio, ed era la protagonista, e le canzoni diffuse divennero il simbolo della nostra società. Si racconta che il festival sia nato quasi casualmente, nell'indifferenza, generale. Fu il pubblico invece a decretarne il grande successo.
Grazie all'interessamento di alcuni personaggi, e del gestore della Casa da Gioco, Pier Busseti, e del Maestro Razzi della Rai, nacque così il -Festival di Sanremo- e fu la Radio a diffondere la sera del lunedì del 29 gennaio 51, le prime note del festival nella case Italiane, trasmissione in diretta da uno dei locali più eleganti, il salone delle feste del casinò. Il presentatore Nunzio Filogamo, così annunciò il suo saluto, che divenne proverbiale, dicendo; "Cari Amici, vicini e lontani...".
Sheda edizione 1951
La prima edizione si svolse dal 29 al 31 gennaio 1951, nel salone delle feste del Casinò. Presentò Nunzio Filogamo. L'organizzazione: Rai -Casinò di Sanremo. Direzione Artistica : Maestro Giulio Razzi. Le serate, furono in diretta diffuse dalla Radio, con inizio dalle ore 22.00. L'organizzazione della manifestazione ed il suo svolgimento non avevano niente a che fare con la pompa degli anni successivi. I cantanti si esibivano sul palco mentre il pubblico era sistemato su tavolini tra i quali giravano i camerieri occupati a portare le consumazioni, in pieno stile da café-chantant.
Le votazioni si svolsero in sala e le hostess passarono di tavolino in tavolino con delle urne nelle quali ognuno poteva infilare la sua scheda di preferenza.
Tutte le canzoni vennero pubblicate su dischi a 78 giri da un'unica casa discografica, la Cetra, che aveva sotto contratto i tre cantanti in gara.
La prima polemica del Festival si ebbe a causa dell'esclusione della canzone Ho pianto solo una volta di Olivieri-Pinchi
Vinse con la canzone "Grazie dei fior" Nilla Pizzi. Il suo disco ebbe un grande successo, allora, infatti, ebbe un fatturato di 36000 copie.
Classifica, canzoni e cantanti
Vengono presentate 10 canzoni per sera, per i primi due giorni. Al termine di ogni serata il pubblico vota e decide quali sono le cinque canzoni che hanno accesso alla finale e quali vengono eliminate. Durante la terza sera ha luogo la finale, in cui il pubblico vota per decidere la canzone vincitrice. Vengono rese note le prime tre posizioni della classifica finale.
STORIA
Nel 1948 fu organizzato a La Capannina, storico locale versiliese, il primo Festival Canoro Nazionale. L'iniziativa fu replicata anche l'anno seguente, ma nel 1950 fu cancellata per questioni economiche. In quello stesso anno Angelo Nicola Amato, direttore delle manifestazioni e delle pubbliche relazioni del Casinò di Sanremo, insieme ad Angelo Nizza, protagonista della famosa serie radiofonica I quattro moschettieri, ebbero l'idea di organizzare il primo festival della canzone italiana Angelo Nicola Amato si recò a Milano per proporre l'idea alle case discografiche, Angelo Nizza si recò a Torino per proporlo alla EIAR. L'idea fu accettata, ma mancava un regolamento. Se ne interessò Pier Bussetti, del Casinò di Sanremo, che insieme a Giulio Razzi, mise a punto il regolamento del concorso che si tenne per la prima volta a Sanremo nel 1951. Nacque così il Festival della Canzone Italiana di Sanremo. La manifestazione si è svolta nel teatro del Casinò fino al 1976, e, dall'anno successivo, nel teatro Ariston; solamente nel 1990 si tenne in un'altra sede (nel nuovo Mercato dei Fiori situato nella valle Armea, in frazione Bussana), in occasione della 40ª edizione, per la maggiore capienza dei locali.
Alcune fonti hanno rintracciato nel 1931 un'analoga iniziativa del comune rivierasco legata a canzoni napoletane, manifestazione che può esser considerata come prodromica al Festival, il cui sviluppo fu ritardato a causa della difficile situazione politica che vivevano l'Italia e l'Europa intera.
Nella prima edizione del Festival di Sanremo soltanto tre interpreti si avvicendarono a cantare le canzoni in gara. Il numero di cantanti si accrebbe nella seconda edizione, e, dalla terza edizione in avanti, ciascuna delle canzoni in gara era eseguita con duplice interprete, duplice direzione orchestrale e duplice disco (con rarissime eccezioni): questa formula, con esclusione del 1956, è perdurata fino all'edizione del 1971. Dal 1972 invece ciascun artista può concorrere soltanto con una canzone. Tra le edizioni del 1981 e del 1984 alcune canzoni sono state presentate in lingua inglese, e una in francese, anche se erano sempre italiani i loro autori. Alcuni artisti esteri, in gara nelle edizioni degli anni sessanta, hanno proposto versioni in cui d'italiano c'era solamente il titolo della canzone.
Le prime edizioni del Festival, da quella del 1951 a quella del 1954, erano trasmesse esclusivamente per radio dal Casinò di Sanremo; successivamente la manifestazione divenne principalmente un evento televisivo, trasmesso in Eurovisione da Raiuno. Nel corso degli anni ottanta tutte le canzoni che gareggiarono al Festival sono state proposte senza l'ausilio dell'orchestra, cioè dal vivo su base musicale preregistrata o interamente in playback.
1° Festival Di San Remo 1951
Era l'anno 1950, all'epoca la canzone Italiana, era snobbata, e poco capita, dalla maggioranza del popolo, che parlava solo il dialetto, e non capiva alcuni testi neologistici, e fuori tempo, contenuti appunto in alcuni brani. La canzone Italiana, era però la preferita, (primeggiava) anche se per qualche tempo gli Italiani, si rivolsero a generi musicali di altre nazioni. Erano gli anni delle canzoni Francesi, il trionfo mondiale di Edith Piaf con "La vie en rose" divenne la beniamina, anche di quegli ascoltatori, raffinati e colti, ai quali tutto non si riduceva nell'apprendere, una strofa, o in un ritornello. I ritmi latino-americani, ebbero nel nostro paese una grande notorietà, ricordiamo "Besame Mucho" di Velasques, Fecchi e Nati.
Le canzoni incalzavano notoriamente, mentre nuovi tipi di danza stravaganti ed esotici, tipo la "Rumba" la "Samba" erano in voga, "arginarono" per poco, ma non ci riuscirono, a mettere da parte la canzone melodica Italiana. Era il periodo della concupiscente, prorompente, Rita Hayworth, con la sua "Amado mio" nel film dove interpretò Gilda.
Quando nacque l'idea del festival della canzone Italiana, la città di Sanremo, era ancora mal ridotta, con tanti problemi da affrontare e risolvere. il Teatro comunale era andato distrutto dai bombardamenti, la guerra era finita da poco, però c'era la volontà di uscire dall'impedimento guerresco, era intenzionata di riprendersi il suo ruolo principale, nel campo turistico e floricolo.
In quegli anni esisteva solo la radio, ed era la protagonista, e le canzoni diffuse divennero il simbolo della nostra società. Si racconta che il festival sia nato quasi casualmente, nell'indifferenza, generale. Fu il pubblico invece a decretarne il grande successo.
Grazie all'interessamento di alcuni personaggi, e del gestore della Casa da Gioco, Pier Busseti, e del Maestro Razzi della Rai, nacque così il -Festival di Sanremo- e fu la Radio a diffondere la sera del lunedì del 29 gennaio 51, le prime note del festival nella case Italiane, trasmissione in diretta da uno dei locali più eleganti, il salone delle feste del casinò. Il presentatore Nunzio Filogamo, così annunciò il suo saluto, che divenne proverbiale, dicendo; "Cari Amici, vicini e lontani...".
Sheda edizione 1951
La prima edizione si svolse dal 29 al 31 gennaio 1951, nel salone delle feste del Casinò. Presentò Nunzio Filogamo. L'organizzazione: Rai -Casinò di Sanremo. Direzione Artistica : Maestro Giulio Razzi. Le serate, furono in diretta diffuse dalla Radio, con inizio dalle ore 22.00. L'organizzazione della manifestazione ed il suo svolgimento non avevano niente a che fare con la pompa degli anni successivi. I cantanti si esibivano sul palco mentre il pubblico era sistemato su tavolini tra i quali giravano i camerieri occupati a portare le consumazioni, in pieno stile da café-chantant.
Le votazioni si svolsero in sala e le hostess passarono di tavolino in tavolino con delle urne nelle quali ognuno poteva infilare la sua scheda di preferenza.
Tutte le canzoni vennero pubblicate su dischi a 78 giri da un'unica casa discografica, la Cetra, che aveva sotto contratto i tre cantanti in gara.
La prima polemica del Festival si ebbe a causa dell'esclusione della canzone Ho pianto solo una volta di Olivieri-Pinchi
Vinse con la canzone "Grazie dei fior" Nilla Pizzi. Il suo disco ebbe un grande successo, allora, infatti, ebbe un fatturato di 36000 copie.
Classifica, canzoni e cantanti
- Grazie dei fiori (Gian Carlo Testoni-Mario Panzeri-Saverio Seracini) Nilla Pizzi
- La luna si veste d'argento (Vittorio Mascheroni-Biri) Nilla Pizzi e Achille Togliani
- Serenata a nessuno (testo e musica di Walter Colì) Achille Togliani
- Al mercato di Pizzighettone (Nino Ravasini-Aldo Locatelli) Achille Togliani e Duo Fasano
- Eco tra gli abeti (testo di Enzo Bonagura; musica di Carlo Alberto Rossi) Nilla Pizzi e Achille Togliani
- Famme durmi' (Virgilio Panzuti-Danpa) Achille Togliani e Duo Fasano
- La cicogna distratta (Carrel-Aldo Valleroni-Da Rovere) Duo Fasano
- La margherita (Ester B. Valdes) Nilla Pizzi e Duo Fasano
- Sedici anni (Livio Gambetti-Mario Mariotti-Astro Mari) Achille Togliani
- Sotto il mandorlo (testo di Gian Carlo Testoni e Mario Panzeri; musica di Carlo Donida - edizioni musicali Radio Record Ricordi) Duo Fasano
Non finaliste
- È l’alba (Gian Carlo Testoni-Armando Trovajoli) Nilla Pizzi
- Ho pianto una volta sola (Dino Olivieri-Pinchi) Nilla Pizzi
- Mai più (Renato Fuselli-Filippo Rolando) Achille Togliani
- Mani che si cercano (Gino Redi-Giovanna Colombi) Achille Togliani
- Mia cara Napoli (Mario Ruccione-Salvatore Mazzocco) Nilla Pizzi
- Notte di Sanremo (Enzo Luigi Poletto) Nilla Pizzi
- Oro di Napoli (Angelo Brigada-Umberto Bertini) Nilla Pizzi
- Sei fatta per me (Giovanni Fassino-Guido Quattrini) Achille Togliani e Duo Fasano
- Sorrentinella (Saverio Seracini-Arrigo Giacomo Camosso) Duo Fasano
- Tutto è finito (Danilo Errico-Otello Odorici-Sergio Odorici) Nilla Pizzi
Regolamento
Vengono presentate 10 canzoni per sera, per i primi due giorni. Al termine di ogni serata il pubblico vota e decide quali sono le cinque canzoni che hanno accesso alla finale e quali vengono eliminate. Durante la terza sera ha luogo la finale, in cui il pubblico vota per decidere la canzone vincitrice. Vengono rese note le prime tre posizioni della classifica finale.
Gli interpreti che portarono in scena i 20 brani in competizione furono: Nilla Pizzi, Achille Togliani e il Duo Fasano.
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giovedì 2 agosto 2012
Esplorazione Spaziale - Pianeta Marte ( ultime news) Missione Phoenix Mars Lander
Marte è troppo arido per la vita
Dall'analisi dei suoli, emergerebbe che Marte è stato esposto all'acqua liquida al massimo per 5000 anni e che risulta essere arido da oltre 600 milioni di anni
Un team internazionale di ricercatori è giunto alla conclusione che Marte potrebbe essere arido da centinaia di milioni di anni, e ciò significa che in questo periodo nessuna forma di vita è potuta sopravvivere sulla sua superficie in un ambiente così ostile. Per 3 anni, i ricercatori provenienti da Danimarca, Germania, Paesi Bassi, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti hanno esaminato singole particelle di suolo marziano raccolte durante la missione NASA Phoenix del 2008 su Marte. Essi hanno presentato le loro conclusioni nella rivista Geophysical Research Letters. La Phoenix, un veicolo spaziale robotico inviato a esplorare Marte da un consorzio internazionale di scienziati guidato dalla NASA, atterrò su Marte nel maggio del 2008. Gli scienziati della missione che controllavano il veicolo dalla Terra, e si trovavano al centro di controllo missione presso la University of Arizona negli Stati Uniti, usarono gli strumenti a bordo per cercare tracce di vita microbica. La Phoenix atterrò nella regione artica settentrionale del pianeta allo scopo di cercare segni che fosse abitabile, e per analizzare ghiaccio e terreno sulla superficie. Il team ha analizzato campioni di suolo prelevati da un braccio robot, usando un microscopio ottico per produrre immagini delle particelle più grandi delle dimensioni della sabbia, e un microscopio a forza atomica per produrre immagini tridimensionali della superficie di particelle grandi solo 100 micron. I risultati dell'analisi del suolo suggeriscono che Marte è estremamente arido da oltre 600 milioni di anni. Queste scoperte fanno seguito a una precedente ricerca che aveva scoperto il ghiaccio che indicava come Marte potesse aver attraversato un periodo più caldo e umido oltre 3 miliardi di anni fa. Cercando le microscopiche particelle di argilla che si formano quando la roccia viene scomposta dall'acqua, il team è stato in grado di giungere a delle conclusioni. Tali particelle sono un importante indicatore del contatto tra l'acqua in forma liquida e il suolo poiché formano un gruppo distinto nel terreno, ma i ricercatori non hanno trovato nessuno di questi indicatori. Anche se le poche particelle con queste dimensioni che loro hanno visto erano in effetti argilla, esse costituivano meno dello 0,1 % sul totale delle componenti del terreno nei campioni - l'argilla sulla Terra arriva a costituire fino al 50 % o più del contenuto del terreno. I risultati del team hanno anche mostrato che il suolo su Marte è stato esposto all'acqua in forma liquida al massimo per 5000 anni a partire dalla sua formazione miliardi di anni fa. Il dott. Pike dell'Imperial College London, autore principale dello studio, ha così commentato le scoperte: "Noi abbiamo scoperto che anche se vi è un'abbondanza di ghiaccio, Marte sta sperimentando una super siccità che potrebbe durare da centinaia di milioni di anni. Noi riteniamo che il pianeta Marte che conosciamo oggi sia in netto contrasto con la sua storia precedente, che ha avuto periodi più caldi e umidi e che potrebbe essere stata più adatta alla vita. Future missioni NASA ed ESA destinate su Marte dovranno scavare più a fondo per cercare prove di vita, che potrebbero ancora rifugiarsi nel sottosuolo." Anche se le scoperte del team si basano sull'analisi di una sola regione del pianeta, studi precedenti hanno confermato che il suolo su Marte è ovunque abbastanza uniforme, e ciò significa che questi risultati possono sicuramente essere applicati all'intero pianeta.
Il "Phoenix Mars Lander",
missione NASA la cui realizzazione è stata affidata all'Università dell'Arizona, è stata lanciata il 4 agosto 2007 ed è atterrata con successo in prossimità del polo nord marziano il 25 maggio 2008.
Le prime immagini del terreno trasmesse hanno rivelato una struttura simile a quella assunta del permafrost presente sul nostro pianeta. La sonda ha fornito chiari indizi (se non ancora prove) dell'evaporazione di ghiaccio d'acqua sul sito di atterraggio ed ha eseguito inoltre analisi chimiche del terreno, rivelandone la composizione ed identificando la presenza di acqua. È stata inoltre individuata la presenza di perclorato, dato che rende il pianeta maggiormente ostile alle forme di vita di quanto non si fosse pensato in precedenza.
La missione è stata dichiarata terminata il 10 novembre 2008, dopo otto giorni di silenzio del lander seguiti al sovraggiungere dell'inverno marziano.
La prossima missione statunitense su Marte è il Mars Science Laboratory, partito il 26 novembre 2011, due anni dopo la data precedentemente indicata in seguito ad un ritardo accumulato nello sviluppo del rover.Il rover, denominato Curiosity, effettuerà un atterraggio di precisione su Marte nell'agosto 2012.
Per il 2016 la NASA progetta di inviare un altro rover nella missione Astrobiology Field Laboratory.
Dall'analisi dei suoli, emergerebbe che Marte è stato esposto all'acqua liquida al massimo per 5000 anni e che risulta essere arido da oltre 600 milioni di anni
Un team internazionale di ricercatori è giunto alla conclusione che Marte potrebbe essere arido da centinaia di milioni di anni, e ciò significa che in questo periodo nessuna forma di vita è potuta sopravvivere sulla sua superficie in un ambiente così ostile. Per 3 anni, i ricercatori provenienti da Danimarca, Germania, Paesi Bassi, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti hanno esaminato singole particelle di suolo marziano raccolte durante la missione NASA Phoenix del 2008 su Marte. Essi hanno presentato le loro conclusioni nella rivista Geophysical Research Letters. La Phoenix, un veicolo spaziale robotico inviato a esplorare Marte da un consorzio internazionale di scienziati guidato dalla NASA, atterrò su Marte nel maggio del 2008. Gli scienziati della missione che controllavano il veicolo dalla Terra, e si trovavano al centro di controllo missione presso la University of Arizona negli Stati Uniti, usarono gli strumenti a bordo per cercare tracce di vita microbica. La Phoenix atterrò nella regione artica settentrionale del pianeta allo scopo di cercare segni che fosse abitabile, e per analizzare ghiaccio e terreno sulla superficie. Il team ha analizzato campioni di suolo prelevati da un braccio robot, usando un microscopio ottico per produrre immagini delle particelle più grandi delle dimensioni della sabbia, e un microscopio a forza atomica per produrre immagini tridimensionali della superficie di particelle grandi solo 100 micron. I risultati dell'analisi del suolo suggeriscono che Marte è estremamente arido da oltre 600 milioni di anni. Queste scoperte fanno seguito a una precedente ricerca che aveva scoperto il ghiaccio che indicava come Marte potesse aver attraversato un periodo più caldo e umido oltre 3 miliardi di anni fa. Cercando le microscopiche particelle di argilla che si formano quando la roccia viene scomposta dall'acqua, il team è stato in grado di giungere a delle conclusioni. Tali particelle sono un importante indicatore del contatto tra l'acqua in forma liquida e il suolo poiché formano un gruppo distinto nel terreno, ma i ricercatori non hanno trovato nessuno di questi indicatori. Anche se le poche particelle con queste dimensioni che loro hanno visto erano in effetti argilla, esse costituivano meno dello 0,1 % sul totale delle componenti del terreno nei campioni - l'argilla sulla Terra arriva a costituire fino al 50 % o più del contenuto del terreno. I risultati del team hanno anche mostrato che il suolo su Marte è stato esposto all'acqua in forma liquida al massimo per 5000 anni a partire dalla sua formazione miliardi di anni fa. Il dott. Pike dell'Imperial College London, autore principale dello studio, ha così commentato le scoperte: "Noi abbiamo scoperto che anche se vi è un'abbondanza di ghiaccio, Marte sta sperimentando una super siccità che potrebbe durare da centinaia di milioni di anni. Noi riteniamo che il pianeta Marte che conosciamo oggi sia in netto contrasto con la sua storia precedente, che ha avuto periodi più caldi e umidi e che potrebbe essere stata più adatta alla vita. Future missioni NASA ed ESA destinate su Marte dovranno scavare più a fondo per cercare prove di vita, che potrebbero ancora rifugiarsi nel sottosuolo." Anche se le scoperte del team si basano sull'analisi di una sola regione del pianeta, studi precedenti hanno confermato che il suolo su Marte è ovunque abbastanza uniforme, e ciò significa che questi risultati possono sicuramente essere applicati all'intero pianeta.
Il "Phoenix Mars Lander",
missione NASA la cui realizzazione è stata affidata all'Università dell'Arizona, è stata lanciata il 4 agosto 2007 ed è atterrata con successo in prossimità del polo nord marziano il 25 maggio 2008.
Le prime immagini del terreno trasmesse hanno rivelato una struttura simile a quella assunta del permafrost presente sul nostro pianeta. La sonda ha fornito chiari indizi (se non ancora prove) dell'evaporazione di ghiaccio d'acqua sul sito di atterraggio ed ha eseguito inoltre analisi chimiche del terreno, rivelandone la composizione ed identificando la presenza di acqua. È stata inoltre individuata la presenza di perclorato, dato che rende il pianeta maggiormente ostile alle forme di vita di quanto non si fosse pensato in precedenza.
La missione è stata dichiarata terminata il 10 novembre 2008, dopo otto giorni di silenzio del lander seguiti al sovraggiungere dell'inverno marziano.
La prossima missione statunitense su Marte è il Mars Science Laboratory, partito il 26 novembre 2011, due anni dopo la data precedentemente indicata in seguito ad un ritardo accumulato nello sviluppo del rover.Il rover, denominato Curiosity, effettuerà un atterraggio di precisione su Marte nell'agosto 2012.
Per il 2016 la NASA progetta di inviare un altro rover nella missione Astrobiology Field Laboratory.
TUTTE LE PRECEDENTI MISSIONI --OBBIETTIVO MARTE --
Missione | Paese | Data del lancio | Scopo | Risultati |
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Marsnik 1 (Mars 1960A) | URSS | 10 ottobre 1960 | flyby di Marte | non ha raggiunto l'orbita terrestre |
Marsnik 2 (Mars 1960B) | URSS | 14 ottobre 1960 | flyby di Marte | non ha raggiunto l'orbita terrestre |
Sputnik 22 | URSS | 24 ottobre 1962 | flyby di Marte | raggiunta solo l'orbita terrestre |
Mars 1 | URSS | 1º novembre 1962 | flyby di Marte | guasto alla radio a 106 milioni di km |
Sputnik 24 | URSS | 4 novembre 1962 | flyby di Marte | raggiunta solo l'orbita terrestre |
Mariner 3 | USA | 5 novembre 1964 | flyby di Marte | mancata apertura dello scudo protettivo |
Mariner 4 | USA | 28 novembre 1964 | primo flyby di Marte il 14 luglio 1965 | inviate 21 foto |
Zond 2 | URSS | 30 novembre 1964 | flyby di Marte | arrivato a Marte, ma un guasto alla radio ha impedito di ricevere qualunque dato |
Mariner 6 | USA | 24 febbraio 1969 | flyby di Marte il 31 luglio 1969 | inviate 75 foto |
Mariner 7 | USA | 27 marzo 1969 | flyby di Marte il 5 agosto 1969 | inviate 126 foto |
Mariner 8 | USA | 8 maggio 1971 | orbiter | lancio fallito |
Cosmos 419 | URSS | 10 maggio 1971 | lander | raggiunta solo l'orbita terrestre |
Mars 2 | URSS | 19 maggio 1971 | orbiter/lander arrivato il 27 novembre 1971 | nessun dato utile, lander distrutto |
Mars 3 | URSS | 28 maggio 1971 | orbiter/lander, arrivato il 3 dicembre 1971 | qualche dato e poche foto |
Mariner 9 | USA | 30 maggio 1971 | orbiter, in orbita dal 13 novembre 1971 al 27 ottobre 1972 | inviate 7.329 foto |
Mars 4 | URSS | 21 luglio 1973 | orbiter | volo vicino a Marte il 10 febbraio 1974 (fallito l'inserimento in orbita) |
Mars 5 | URSS | 25 luglio 1973 | orbiter, arrivato il 12 febbraio 1974 | durato pochi giorni |
Mars 6 | URSS | 5 agosto 1973 | orbiter/lander, arrivato il 12 marzo 1974 | pochi dati |
Mars 7 | URSS | 9 agosto 1973 | orbiter/lander, arrivato il 9 marzo 1974 | pochi dati |
Viking 1 | USA | 20 agosto 1975 | orbiter/lander, in orbita 19 giugno/76-1980, al suolo 20 luglio/76-1982 | i due Viking (orbiter e lander) hanno inviato più di 50.000 foto |
Viking 2 | USA | 9 settembre 1975 | orbiter/lander, in orbita 7 agosto/1976-1987, al suolo 6 settembre/1976-1980 | i due Viking (orbiter e lander) hanno inviato più di 50.000 foto |
Phobos 1 | URSS | 7 luglio 1988 | orbiter/lander su Marte e Fobos | persi nel settembre 1988 durante l'avvicinamento a Marte |
Phobos 2 | URSS | 12 luglio 1988 | Mars/Phobos orbiter/lander | perso nel marzo 1989 nei pressi di Fobos |
Mars Observer | USA | 25 settembre 1992 | orbiter | perso poco prima di arrivare su Marte, il 21 agosto 1993 |
Mars Global Surveyor | USA | 7 novembre 1996 | orbiter, arrivato il 12 settembre 1997 | Missione primaria di mappatura terminata, estesa la sua missione. Ultima trasmissione 21 novembre 2006. |
Mars 96 | Russia | 16 novembre 1996 | orbiter e lander | lancio fallito |
Mars Pathfinder | USA | 4 dicembre 1996 | lander e rover, atterrati il 4 luglio 1997 | Primo rover su Marte. Ultima trasmissione 27 settembre 1997 |
Nozomi (Planet-B) | Giappone | 4 luglio 1998 | orbiter | arrivo su Marte fallito causa problemi alla propulsione |
Mars Climate Orbiter | USA | 11 dicembre 1998 | orbiter | perso all'arrivo su Marte il 23 settembre 1999 |
Mars Polar Lander | USA | 3 gennaio 1999 | lander/sonde di discesa per esplorare il polo sud marziano | perso all'arrivo il 3 dicembre 1999 |
Mars Odyssey | USA | 7 aprile 2001 | orbiter | missione primaria di mappatura scientifica (in corso) |
Mars Express | UE | 2 giugno 2003 | orbiter e lander | sonda operativa, lander disperso |
Mars Exploration Rover | USA | 7-10 giugno 2003 | 2 rover: Spirit e Opportunity | analisi del pianeta, un rover ancora operativo |
Mars Reconnaissance Orbiter | USA | 12 agosto 2005 | orbiter | analisi del pianeta, operativa |
Phoenix Mars Lander | USA | 4 agosto 2007 | lander | Missione conclusa. Ultima trasmissione il 2 novembre 2008. |
Fobos-Grunt | Russia | 8 novembre 2011 | lander (destinato alla luna Fobos) | fallita dopo il lancio, è caduta in Oceano Pacifico il 15 gennaio 2012 |
Mars Science Laboratory | USA | 26 novembre 2011 | rover | (arrivo su Marte nell'agosto 2012) |
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