STORIA
Nel 1948 fu organizzato a La Capannina, storico locale versiliese, il primo Festival Canoro Nazionale. L'iniziativa fu replicata anche l'anno seguente, ma nel 1950 fu cancellata per questioni economiche. In quello stesso anno Angelo Nicola Amato, direttore delle manifestazioni e delle pubbliche relazioni del Casinò di Sanremo, insieme ad Angelo Nizza, protagonista della famosa serie radiofonica I quattro moschettieri, ebbero l'idea di organizzare il primo festival della canzone italiana Angelo Nicola Amato si recò a Milano per proporre l'idea alle case discografiche, Angelo Nizza si recò a Torino per proporlo alla EIAR. L'idea fu accettata, ma mancava un regolamento. Se ne interessò Pier Bussetti, del Casinò di Sanremo, che insieme a Giulio Razzi, mise a punto il regolamento del concorso che si tenne per la prima volta a Sanremo nel 1951. Nacque così il Festival della Canzone Italiana di Sanremo. La manifestazione si è svolta nel teatro del Casinò fino al 1976, e, dall'anno successivo, nel teatro Ariston; solamente nel 1990 si tenne in un'altra sede (nel nuovo Mercato dei Fiori situato nella valle Armea, in frazione Bussana), in occasione della 40ª edizione, per la maggiore capienza dei locali.
Alcune fonti hanno rintracciato nel 1931 un'analoga iniziativa del comune rivierasco legata a canzoni napoletane, manifestazione che può esser considerata come prodromica al Festival, il cui sviluppo fu ritardato a causa della difficile situazione politica che vivevano l'Italia e l'Europa intera.
Nella prima edizione del Festival di Sanremo soltanto tre interpreti si avvicendarono a cantare le canzoni in gara. Il numero di cantanti si accrebbe nella seconda edizione, e, dalla terza edizione in avanti, ciascuna delle canzoni in gara era eseguita con duplice interprete, duplice direzione orchestrale e duplice disco (con rarissime eccezioni): questa formula, con esclusione del 1956, è perdurata fino all'edizione del 1971. Dal 1972 invece ciascun artista può concorrere soltanto con una canzone. Tra le edizioni del 1981 e del 1984 alcune canzoni sono state presentate in lingua inglese, e una in francese, anche se erano sempre italiani i loro autori. Alcuni artisti esteri, in gara nelle edizioni degli anni sessanta, hanno proposto versioni in cui d'italiano c'era solamente il titolo della canzone.
Le prime edizioni del Festival, da quella del 1951 a quella del 1954, erano trasmesse esclusivamente per radio dal Casinò di Sanremo; successivamente la manifestazione divenne principalmente un evento televisivo, trasmesso in Eurovisione da Raiuno. Nel corso degli anni ottanta tutte le canzoni che gareggiarono al Festival sono state proposte senza l'ausilio dell'orchestra, cioè dal vivo su base musicale preregistrata o interamente in playback.
1° Festival Di San Remo 1951
Era l'anno 1950, all'epoca la canzone Italiana, era snobbata, e poco capita, dalla maggioranza del popolo, che parlava solo il dialetto, e non capiva alcuni testi neologistici, e fuori tempo, contenuti appunto in alcuni brani. La canzone Italiana, era però la preferita, (primeggiava) anche se per qualche tempo gli Italiani, si rivolsero a generi musicali di altre nazioni. Erano gli anni delle canzoni Francesi, il trionfo mondiale di Edith Piaf con "La vie en rose" divenne la beniamina, anche di quegli ascoltatori, raffinati e colti, ai quali tutto non si riduceva nell'apprendere, una strofa, o in un ritornello. I ritmi latino-americani, ebbero nel nostro paese una grande notorietà, ricordiamo "Besame Mucho" di Velasques, Fecchi e Nati.
Le canzoni incalzavano notoriamente, mentre nuovi tipi di danza stravaganti ed esotici, tipo la "Rumba" la "Samba" erano in voga, "arginarono" per poco, ma non ci riuscirono, a mettere da parte la canzone melodica Italiana. Era il periodo della concupiscente, prorompente, Rita Hayworth, con la sua "Amado mio" nel film dove interpretò Gilda.
Quando nacque l'idea del festival della canzone Italiana, la città di Sanremo, era ancora mal ridotta, con tanti problemi da affrontare e risolvere. il Teatro comunale era andato distrutto dai bombardamenti, la guerra era finita da poco, però c'era la volontà di uscire dall'impedimento guerresco, era intenzionata di riprendersi il suo ruolo principale, nel campo turistico e floricolo.
In quegli anni esisteva solo la radio, ed era la protagonista, e le canzoni diffuse divennero il simbolo della nostra società. Si racconta che il festival sia nato quasi casualmente, nell'indifferenza, generale. Fu il pubblico invece a decretarne il grande successo.
Grazie all'interessamento di alcuni personaggi, e del gestore della Casa da Gioco, Pier Busseti, e del Maestro Razzi della Rai, nacque così il -Festival di Sanremo- e fu la Radio a diffondere la sera del lunedì del 29 gennaio 51, le prime note del festival nella case Italiane, trasmissione in diretta da uno dei locali più eleganti, il salone delle feste del casinò. Il presentatore Nunzio Filogamo, così annunciò il suo saluto, che divenne proverbiale, dicendo; "Cari Amici, vicini e lontani...".
Sheda edizione 1951
La prima edizione si svolse dal 29 al 31 gennaio 1951, nel salone delle feste del Casinò. Presentò Nunzio Filogamo. L'organizzazione: Rai -Casinò di Sanremo. Direzione Artistica : Maestro Giulio Razzi. Le serate, furono in diretta diffuse dalla Radio, con inizio dalle ore 22.00. L'organizzazione della manifestazione ed il suo svolgimento non avevano niente a che fare con la pompa degli anni successivi. I cantanti si esibivano sul palco mentre il pubblico era sistemato su tavolini tra i quali giravano i camerieri occupati a portare le consumazioni, in pieno stile da café-chantant.
Le votazioni si svolsero in sala e le hostess passarono di tavolino in tavolino con delle urne nelle quali ognuno poteva infilare la sua scheda di preferenza.
Tutte le canzoni vennero pubblicate su dischi a 78 giri da un'unica casa discografica, la Cetra, che aveva sotto contratto i tre cantanti in gara.
La prima polemica del Festival si ebbe a causa dell'esclusione della canzone Ho pianto solo una volta di Olivieri-Pinchi
Vinse con la canzone "Grazie dei fior" Nilla Pizzi. Il suo disco ebbe un grande successo, allora, infatti, ebbe un fatturato di 36000 copie.
Classifica, canzoni e cantanti
- Grazie dei fiori (Gian Carlo Testoni-Mario Panzeri-Saverio Seracini) Nilla Pizzi
- La luna si veste d'argento (Vittorio Mascheroni-Biri) Nilla Pizzi e Achille Togliani
- Serenata a nessuno (testo e musica di Walter Colì) Achille Togliani
- Al mercato di Pizzighettone (Nino Ravasini-Aldo Locatelli) Achille Togliani e Duo Fasano
- Eco tra gli abeti (testo di Enzo Bonagura; musica di Carlo Alberto Rossi) Nilla Pizzi e Achille Togliani
- Famme durmi' (Virgilio Panzuti-Danpa) Achille Togliani e Duo Fasano
- La cicogna distratta (Carrel-Aldo Valleroni-Da Rovere) Duo Fasano
- La margherita (Ester B. Valdes) Nilla Pizzi e Duo Fasano
- Sedici anni (Livio Gambetti-Mario Mariotti-Astro Mari) Achille Togliani
- Sotto il mandorlo (testo di Gian Carlo Testoni e Mario Panzeri; musica di Carlo Donida - edizioni musicali Radio Record Ricordi) Duo Fasano
Non finaliste
- È l’alba (Gian Carlo Testoni-Armando Trovajoli) Nilla Pizzi
- Ho pianto una volta sola (Dino Olivieri-Pinchi) Nilla Pizzi
- Mai più (Renato Fuselli-Filippo Rolando) Achille Togliani
- Mani che si cercano (Gino Redi-Giovanna Colombi) Achille Togliani
- Mia cara Napoli (Mario Ruccione-Salvatore Mazzocco) Nilla Pizzi
- Notte di Sanremo (Enzo Luigi Poletto) Nilla Pizzi
- Oro di Napoli (Angelo Brigada-Umberto Bertini) Nilla Pizzi
- Sei fatta per me (Giovanni Fassino-Guido Quattrini) Achille Togliani e Duo Fasano
- Sorrentinella (Saverio Seracini-Arrigo Giacomo Camosso) Duo Fasano
- Tutto è finito (Danilo Errico-Otello Odorici-Sergio Odorici) Nilla Pizzi
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