sabato 21 luglio 2012

VITA NUOVA opera letteraria di DANTE ALIGHIERI completa anno 1292

La Vita nuova è stata la prima opera di Dante Alighieri, un lavoro giovanile steso tra il 1292 e il 1293 che si compone di 35 poesie e 42 brani in prosa. Rappresenta quella parte del memoriale di Dante che segna l'inizio di un genere letterario: quello che espone la storia personale dell'autore e la raccontata in lingua volgare e senza l'intermediazione di un protagonista o di un narratore fittizio. Il titolo sta a significare la vita “rinnovata”, illuminata dall'amore. Si tratta dunque della giovinezza, di quella parte della storia personale di Dante illuminata dall'amore per la meravigliosa Beatrice (Bice di Folco Portinari, sposa di Simone De Bardi) e della rivelazione primordiale che quest'amore gli ha provocato nel fiore della sua adolescenza. Non ha ancora compiuto nove anni quand'egli scorge colei che amerà per l'eternità e che, a sua volta, non è che una bimba di otto anni. Occorre precisare subito che Dante non incontrerà Beatrice che due volte: una prima volta a nove anni e poi soltanto nove anni più tardi, nel mutismo più ostinato della fanciulla e con gli ostacoli invalicabili che si frappongono tra i due. Non c'è mai alcun rapporto né dialogo tra loro. Unico scambio è «il saluto dolcissimo» che Beatrice invia a Dante quand'egli ha 18 anni e che gli provoca la visione dei «confini della beatitudine». In seguito a questo incontro Dante fa un sogno misterioso, descritto nei colori di un surrealismo ante litteram e la sua passione cresce a tal punto da preoccupare alcuni degli amici che gli sono più vicini e risvegliarne la curiosità

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